LA VALBISAGNO  curiosità e altre storie...
by Luciano Rosselli

L'arco in pietra dell'ingresso e particolare del cancello in ferro battuto

L'ingresso del cimitero

Sopra e sotto: lapidi rotte e invase dalla vegetazione

Alcune lapidi, fanno rivivere l'atmosfera dell'antologia di Spoon River, con le vite dei personaggi là sepolti, le loro vicende, le virtù. In questa, purtroppo recentemente spaccata e ridotta in frantumi,  era scritto: " LE LAGRIMATE SPOGLIE MORTALI DI MARIA CRESTA NATA PESCHIERA SOTTO QUESTO MARMO RIPOSANO IN PACE IL CONSORTE E I FIGLI DESOLATI CHE RIMPIANGERANNO PER SEMPRE TANTO TESORO DI SPOSA E DI MADRE CUI FU TEMPIO IL LARE DOMESTICO NEL PENSIERO DI DIO MATTINAVA E ADORMENTA I PARGOLI SUOI MODESTA RITIRATA E PIA IDILLIO DI CASTI AMORI FU LA SUA VITA O DILLETTISSIMA AL TUO BACIO FRA GLI ANGIOLI SOSPIRANO L'INCONSOLABILE CONSORTE  E GLI ORFANI FIGLI

 

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In località Piane, a Molassana Alta, c’è un cimitero abbandonato, che fu costruito fra il 1835 e il 1838, in base alle prescrizioni delle Regie Patenti, emanate il 26 maggio 1832 dal Regno Sardo, le quali vietavano le sepolture all’interno delle chiese ed esortavano i comuni alla costruzione di cimiteri pubblici in luoghi separati dall’abitato. Questo cimitero rimase attivo fino al 1919, anno in cui le salme furono trasferite nel nuovo cimitero di via Olivo.  
Una breve scala realizzata in pietra locale porta al cancello, in ferro battuto e di buona fattura, che si apre sul piccolo cimitero che è completamente invaso dalla vegetazione, purtroppo le lapidi rimaste sono tutte danneggiate o spaccate, un vero peccato perché si sta perdendo un vero patrimonio, infatti, i decori delle queste tombe sono a volte inusuali e di grande interesse da un punto di vista grafico e soprattutto simbolico.

 

© Luciano Rosselli 2014

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