Ruderi romani

RUDERI ROMANI

Sopra e le due foto sotto: Il rudere dell'acquedotto romano più famoso, in via delle Ginestre

I resti di un breve tratto di canale che si trova dentro il cimitero di Staglieno

La lapide in marmo all'interno del cimitero di Staglieno che segnala i resti dell'acquedotto romano

Il rudere del canale con volta acuta dentro il cimitero di Staglieno

Particolare dell'archetto superstite che scavalca il rio Molinaro

Rio Molinaro, arco superstite dell'acquedotto romano oggi inglobato nella strada soprastante

La presa del Fullo dove aveva origine questo acquedotto prima della sua demolizione, in una foto dei primi Novecento

I resti del canale dentro il cimitero di Staglieno in una foto d'epoca

Tratto di canale scomparso dell'acquedotto romano nel torrente Veilino a Staglieno

Sopra e sotto: L'arco che ancora oggi si trova sul rio Molinaro come appariva nei primi anni del Novecento

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In Valbisagno, fino a fine '800, si potevano trovare ancora diverse rovine dell’acquedotto Romano, costruito nel 202 a.c, che sono via via sparite con l'avanzare incessante dell'urbanizzazione nella vallata. Oggi questi resti sono ridotti a pochi ruderi; un frammento del canale, che si trova all’interno del cimitero di Staglieno; il pilastro di un ponte in via delle Ginestre; e un arco sul rio Molinaro, inglobato nella strada sovrastante.

Le origini dell'acquedotto romano in Genova sono incerte, è probabile che la sua costruzione risalga al 202 a.c. F. Pellati, (archeologia classica) fa risalire la sua costruzione nel III secolo a.c.
Si sviluppava lungo la sponda destra del Bisagno e iniziava nella pescaia del follo (attuale Giro del Fullo) entrava in città presso le mura dello Zerbino e passando per l'attuale Villetta Dinegro scendeva a Piccapietra e lungo il colle di Sant'Andrea per terminare nei pressi di via Ravecca. La chiusa del Fullo dove aveva origine questo acquedotto era certamente ricca d'acqua per la presenza del rio Coverciaro e poco più a monte del Lacus Draconarius, lago ora colmato da detriti alluvionali. La presa era situata ad una quota di circa 70 metri slm e la sua lunghezza è stata calcolata in 11 Km con una pendenza media di 3,3 metri per Km.